A un certo punto mi ritrovai dentro
a una selva oscura... cercai invano l'interruttore ma misi la mano su
di una roba viscida e gridai per lo spavento. Si trattava di un essere
proveniente da un altro pianeta, che visto il mio schifo dopo il contatto
con la sua mano, si mise a piangere. Per consolarlo gli dissi che i vermi
mi facevano più schifo di lui, e che gli permettevo di guidarmi
attraverso la selva.
La selva era un casino totale.
Una specie di inferno, ma divertente. Io però non mi sentivo a
mio agio; l'e.t. sembrava incuriosito. La musica tecno rimbombava nell'aere
senza stelle, e splendide diavolesse ballavano mezze nude su cubi umani.
Ovunque era un enorme pista da ballo, dove splendide figure dannate si
dimenavano a suon di musica, dando vita a un' ammucchiata carica di perversione,
peccato, lussuria. Ma il caldo era insopportabile, l'e.t. cominciò
a sciogliersi, le sue ultime parole furono: "hyyyyyyyyyyyssss".
La mia gola era sempre più
secca stavo per morire di sete, finalmente mi svegliai.
Non prenderò mai più la pizza atomica con
cipolle e salamino piccante della Pizzeria "I 4 diavoli".
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