UCCELLO

L'olmo portiere
riguarda con mano serena
il vespro morente del giorno.
Intendo questo strobo contorno e
questa anima in pena
sfoggia lentamente le molteplici cerniere.
Balordo il fungo boscheggia
al celeste manto stropicciato
virtù gaudio pensar non so.
E per l'aure opinabile me ne vò
uccello fiero dal corpo bardato
ricorda me e l'uom della reggia.
L'ala sgroscia di piume:
filosofico rintocco.

POSTILLA: a volte si può scrivere al buio di una stanza, a noi abbisogna una candela.

SCHEMA DELE RIME: ABC-CBA-DEF-FED-G



Rabarbaskiù '44-'45

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