LOMBRILLO PART 2nd

Riposar mi è chiaro sull'amaca umana
trangugiar di presso, quasi legger pidocchio, mi dolgo.
Quello sbronzo sul ponte, crodino di luci, pellicanò la triste città
e pianse grudina per ogni lombrillo pascià.
Istamti ultimi, chiodini orobici, ingrippano sterili;
e vivo temprando uno zurlì da quattro soldi.
Potei forse pigolar trinchetto e da lontan ti colgo
codazzo frigido di un licheno incinta. (oldi)
Soffrir, flippar per te, svastica trippa dauna.
Borchia tu sei, che bozzula sui visi tremuli
rossa cerbiatta di antica cefelide stirpe
e sviscidi sui corpi proferti di dolor turpe.
Viver e poesiar di te, o maschio lombrillo, più non m'incolla.


POSTILLA:  I tramonti orfici sian il dolce Bacco della poesia: dissetiamoci sulle rive brasiliane e sugli accordi e sugli epitaffi bui del circolo equestre. 
SCHEMA DELLE RIME: R I Z Z O - C I - C R O S S A 


Rabarbaskiù '44-'45

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