Tutto passa ma poi riaccade; lo straniero sincronizza i suoi umori con il riso e con il pianto che sente a mala pena sulle bachine consumate dagli arriverderci fin dall'alba letta sul giornale del mattino in un giorno infinito e rotondo.
E' qui che la gente prende in un solo momento il caffè e i sonniferi della sera; la lucidità dura un arco e tutti assopiti e svegli corrono per accorgersi di essere sempre lì dove prendevano da bere.
Disorientati bissano colazione
ed ultima cena all'infinito.