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Nel 1117 avvenne l'approdo a Monopoli di una zattera con un effigie della Madonna. E' da notare che ancora oggi per commemorare quell'evento si svolgono numerosi festeggiamenti il 16 Dicembre e il 15 Agosto. Il legno dell'imbarcazione, secondo la tradizione dotato di miracolose proprietà di replicazione, consentì il completamento della copertura del tetto interrotta a causa della scarsezza di materiale appropriato. Ancora oggi alcune di quelle travi vengono conservate all'interno della basilica.
Il quadro trasportato dalla
zattera fu sistemato originariamente all'interno della cappella di
S. Giacomo, ed in seguito venne trasportato in una nicchia d'argento appositamente
realizzata nella cappella posta sull'abside della chiesa, dove ancora oggi
si trova.
Una nuova ricostruzione
della chiesa ebbe inizio nel 1741 quando il capitolo decise la realizzazione
di una nuova Cattedrale. Il progetto e i lavori vennero affidati ai maestri
costruttori Michele Colangiuli di Acquaviva e Pietro Magarelli di Molfetta.
L'opera fu compiuta dopo circa trent'anni, nel 1772 . Solo tredici anni
dopo, venne eretto il muraglione che chiude il fianco destro del sagrato,
elemento che dà completezza al piazzale e ha anche lo scopo pratico
di proteggere dai forti venti che tendevano ad incanalarsi nell'area.
La chiesa è da allora rimasta sostanzialmente invariata. E' di tipica impostazione barocca, caratterizzata da una pianta a croce latina, con tre navate. Di rilievo è la cupola, posta al centro del transetto. Nella cappella superiore è collocato un organo di gran valore costruito nel 1702 da Pietro De Simone ed originariamente destinato alla chiesa di S. Teresa.
In epoca recentissima alcuni
scavi necessari al restauro hanno rivelato tracce della cripta della antica
Cattedrale voluta da Romualdo e di tombe risalenti ad epoca ancora più
antica. E' oggi possibile ammirare una piccola parte dei reperti rinvenuti
nella cripta, all'interno della sagrestia
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